Polo Museale

L’edificio

LA STORIA

Il Monastero di Santo Spirito è tra gli edifici più antichi della città.
Nel corso dei secoli molto è stato distrutto. Quello che era rimasto in piedi ha permesso di ricostruire un edificio molto simile a quello originale.
I monaci che lo hanno abitato erano dell’Ordine di Celestino V: i Celestini o Morronesi. La Congregazione Benedettina dei Celestini fu fondata da Pietro del Morrone nel 1254: detti originariamente fratelli di Santo Spirito o majellesi (dal monastero di Santo Spirito a Majella, loro primo insediamento) e poi morronesi (dal monastero del Morrone, sede dell’abate generale della congregazione), i monaci assunsero il nome di celestini dal fondatore nel 1294 dopo la sue elezione al papato, Celestino V.
L’inizio della costruzione risale al 1293.
Il Monastero di Santo Spirito a Lanciano, per la sua grandezza e per la sua posizione, doveva essere molto importante. É stato costruito, come tutti i monasteri e gli eremi celestiniani, lontano dalle case, in campagna, a contatto con la natura. I monaci si dedicavano alla preghiera ma anche al lavoro, allo studio, all’accoglienza dei poveri e dei pastori.
Il Monastero era formato da una chiesa, da una stanza principale per l’abate, da tre strutture che delimitavano il chiostro. Conteneva una biblioteca molto fornita, le cucine, le stanze dei frati, le stanze per ospitare i pellegrini che si recavano in visita al monastero o che sostavano per raggiungere altri  luoghi di culto.
Il monastero è stato abitato fino al 1654. Nei secoli successivi la struttura pian piano si è rovinata sempre di più. Dopo essere stata abbandonata dai monaci, ha ospitato una fabbrica di candele e poi una fabbrica di mattonelle. Solo la chiesa è rimasta aperta fino ai primi decenni del ventesimo secolo. Alla fine degli anni ’80 il Comune di Lanciano ha deciso di salvare l’edificio.
Della struttura originaria sono rimaste la facciata della chiesa, le monofore in pietra (finestre senza suddivisioni) e parte dei muri.

IL RECUPERO

L’Architetto Vittorio Renzetti, insieme all’architetto Vincenzo Bianco, ha curato i lavori il recupero del vecchio monastero, realizzati tra il 1998 e il 2009.
L’Arch. Vittorio Renzetti ha scritto anche un libro che contiene tutte le notizie storiche sul monastero e sulle varie fasi dei lavori.

La copertina del libro "Il recupero del monastero celestinano Santo Spirito di Lanciano, Museo della città" scritto da Vittorio Renzetti

l'Architetto Vittorio Renzetti che ha curato il restauro del polo Museale Santo Spirito

IL MONASTERO DI S. SPIRITO OGGI

Dopo quasi venti anni di lavoro, oggi il Monastero è diventato il “Polo Museale Santo Spirito”.
Attualmente il Polo Museale ospita:
– Il Museo Archeologico, che conserva reperti provenienti dagli scavi del territorio di Lanciano e dei paesi vicini.
– La mostra permanente “Lo Splendore dell’Immagine” donazione Alfredo Paglione;
– Una sala per mostre temporanee;
– La sala convegni “Vincenzo Bianco” ha 120 posti a sedere e moderne attrezzature tecniche (impianto audio-video).